In Sicilia non parliamo: condiamo le parole.
E il siciliano non è un dialetto da cartolina. È una lingua vera, con suoni, regole e carattere suo. Cambia da paese a paese, ma ovunque mantiene quella musicalità che fa sorridere anche chi non la capisce.
Le nostre 10 parole preferite
1. Mbare
È il nostro modo per dire “amico”, “compare”, “fratello”. Può essere un saluto, una presa in giro o un segno di affetto, dipende dal tono. In ogni caso, se ti chiamano mbare, vuol dire che sei dei nostri.
2. Beddu/a
Vuol dire “bello”, ma non parla solo di aspetto. Beddu cori è una persona buona, bedda matri è un’esclamazione. È una parola che serve un po’ per tutto.
3. Ammuccia
Letteralmente “nascondi”. Ma si usa anche quando vuoi tenere qualcosa per te, o non far vedere troppo. Un po’ come l'ultima arancia di Mister Farmer rimasta.
4. Sciroccu
Il vento caldo che arriva dal Sud. Quando soffia lo scirocco, la testa gira e nessuno ha voglia di discutere. Le arance di Mister Farmer però, maturano meglio.
5. Camurria
Un fastidio, una seccatura. Può essere un’incombenza, una giornata storta o persino una persona.
6. Duci
Dolce. Ma non è solo un sapore, è un modo di dire. Si duci può voler dire che una persona è gentile, tenera, di cuore. Duci, comu i nostri aranci.
7. Spacchiusu/a
Una parola che può voler dire tante cose: chi si sente forte, chi ha stile, o semplicemente qualcosa fatta davvero bene. Un’arancia grossa e profumata di Mister Farmer? Chista è spacchiusa!
8. Amunì
Andiamo! È il modo più semplice per dire “muoviamoci, si fa sul serio”. È anche la frase che si sente ogni mattina prima di salire sul trattore.
9. Futtitinni
Fregatene. Non è che in Sicilia ce ne freghiamo di tutto, anzi. A volte ci preoccupiamo pure troppo, ma la campagna rimette tutto a posto: ti costringe a rallentare, a guardare il cielo, a capire che certe cose non si controllano.
10. Ciavuru
Il profumo, quello buono. Del pane, della terra bagnata, o delle arance di Mister Farmer appena raccolte. In Sicilia tutto ha un ciavuru suo.
Più che un dialetto, una lingua con carattere
Il siciliano ha regole, storia e dignità proprie. Non è solo un modo di parlare, è un modo di pensare. E anche se cambia da città a città, mantiene sempre la stessa cosa: ti fa sentire a casa.
Ti è piaciuto questo viaggio tra le parole?
👉 Prova anche il gusto!
0 commenti